Settembre è lì, alle porte, a bussare con insistenza. Eppure quel sentimento leggero d’estate aleggia ancora nell’atmosfera, tra città assopite e la calura di agosto che si sta affievolendo.
Ed ecco che si avvicina una delle stagioni migliori per visitare un angolo di paradiso che tutto il mondo ci invidia, senza esagerazioni. Le Cinque Terre, piccole perle che si scoprono allo schiudersi delle loro conchiglie incastonate nella roccia, sono incredibilmente affollate d’estate così come in autunno e in primavera, ma alle soglie di settembre sembrano rallentare, per una visita più tranquilla e appagante.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre fa parte, dal 1997, dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, per il valore eccezionale del proprio paesaggio e della propria cultura. Ed ecco che Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore diventano tappe imprescindibili di un percorso di amore per il territorio e di interazione perfetta tra uomo e natura. Scorci mozzafiato, passeggiate da incanto, colori caldi e avvolgenti, tutto in una linea di costa tra le più belle del nostro Paese.
Non c’è nulla di meglio che prendersi un weekend per visitare questi cinque borghi, così simili e così diversi tra loro, nell’aria frizzante di settembre.
Ma cosa vedere alle Cinque Terre in due giorni? Noi di Cairocar vi lasciamo qualche consiglio e, ovviamente, siamo pronti ad accompagnarvi in tutti i vostri spostamenti, per godere del viaggio in tutta comodità.
Monterosso al Mare
Il primo borgo dei cinque che si incontra arrivando da Genova, il più popoloso e crocevia di molti percorsi che accompagnano turisti e visitatori alle Cinque Terre. Al centro di un piccolo golfo naturale, Monterosso è un intricarsi di caruggi e vie che si aprono poi al mare. La sua spiaggia dal mare cristallino, a Fegina, è meta ghiotta per chi, dopo il trekking sui sentieri che collegano i vari borghi, si concede un tuffo ristoratore. L’aria che si respira è ricca della tradizione peschereccia del paese, ma anche di quella medievale. Nel panorama svettano la Torre delle antiche fortificazioni, oggi campanile della Chiesa di San Giovanni e il Castello a strapiombo sul mare. Non da meno è la Torre Aurora, ultima rimasta delle ben 13 torri che nel XVI secolo custodivano Monterosso. A Fegina, inoltre, vale la pena lasciar correre lo sguardo sulla villa liberty della famiglia Montale. Da non perdere, per i più golosi, un cono di prelibatezze del mare fritte da mangiare passeggiando: il Bocconcino, un localino street food proprio di fianco all’entrata della stazione ferroviaria, regala profumi irresistibili e gusti non da meno. Fish and chips, acciughe di Monterosso e croccanti calamari vi aspettano per unire la gola alla bellezza dei paesaggi.
Vernazza
Arrivare a Vernazza dal sentiero che parte da Monterosso, che si arrampica tra i vigneti e le classiche “fasce” liguri, lascia senza fiato: una manciata di case colorate si stringe sul piccolo golfo, ricordando a tutti la sua storia di borgo medievale, con i resti delle antiche fortificazioni. Vale la pena salire sin sulla torre di avvistamento del XI secolo sul Castello Doria, sulla Torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco e sul Belforte. Il porticciolo turistico si snoda sull’acqua, elegante braccio di terra che ogni giorno vede sbarcare migliaia di turisti e visitatori. La vista di Vernazza arrivando dal mare è altrettanto mozzafiato, lasciando scorgere i caruggi e le casette arrampicarsi sulla collina, ricordando il paesaggio di un presepe in miniatura. Numerosi sono i punti di ristoro e di shopping, in particolare sulla piazzetta che si affaccia sul porto, dove vale la pena sorseggiare almeno un caffè.
Corniglia
Diversamente da Vernazza e Monterosso, il borgo di Corniglia sembra ancor di più aggrappato stretto alla propria collina, a picco sul mare. La Lardarina, scalinata di quasi 400 gradini, collega il paese alla stazione, ma ne vale decisamente la pena. Il promontorio, alto circa un centinaio di metri, è sede di numerosi vigneti dall’aspetto romantico e affascinante. Impossibile non fermarsi a godere del panorama dal parapetto a picco sul mare, magari degustando un bicchiere di vino locale. La chicca è una piccola spiaggia di ciottoli, chiamata Lo Spiaggione, che si tuffa in un mare blu cristallino, da provare. Da visitare è anche l’Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina, che si affaccia su una suggestiva piazza settencesca.
Manarola
Per molti Manarola è il borgo più spettacolare delle Cinque Terre, con un paesaggio da cartolina, le case che si armonizzano completamente con la stretta scogliera, quasi ne fossero arti spuntati naturalmente. Il paese si sviluppa lungo una piccola gola che scende sino al mare, con un porticciolo chiuso da due speroni, incastonato nel golfo. Anche in questo caso è un peccato perdersi lo spettacolo del borgo visto dal mare, che appare come se la terra, generosa, si aprisse per mostrare ai viandanti le sue casette colorate. Nella parte inferiore del borgo si può anche scovare potrete ancora apprezzare il vecchio mulino o frantoio, a confermare la tradizione ligure.
Riomaggiore
Manarola è collegata a Riomaggiore dalla ormai conosciuta in tutto il mondo come Via dell’Amore, oggi purtroppo chiusa a causa degli ingenti danni provocati dall’ultima alluvione. La riapertura del percorso è stimata per la primavera del 2018, ma nel frattempo si può tranquillamente visitare il suggestivo borgo di Riomaggiore, che sembra scavarsi il proprio spazio tra due colline a suon di costruzioni piccole, colorate e vivaci. Le strette case si affacciano su altrettanto angusti vicoli, che una volta fungevano da via di fuga per gli abitanti in caso di incursioni saracene. Passeggiare tra questi angoli di storia, all’ombra delle case arrampicate, è un’esperienza da non perdere. Il castello, situato alla metà della collina, è aperto al pubblico e circondato da una tranquilla atmosfera romantica e storica.
La natura, la gastronomia e la cultura ligure si schiudono nelle Cinque Terre, pronte per essere visitate. Non resta che fuggire dalla vita quotidiana per un weekend e andarle a esplorare.
Hai bisogno di un passaggio per arrivarci? Ti ci portiamo noi!
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